Finanziamenti agevolati per micro imprese: la “Sabatini Bis”

L’art. 2, co. 1, D.L. 21.6.2013, n. 69, così come modificato in sede di conversione dalla L. 9.8.2013, n. 98, stabilisce che, al fine di accrescere la competitività dei crediti al sistema produttivo, anche le micro imprese, oltre alle Pmi – come individuate dalla Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione del 6.5.2003 – possono accedere ai finanziamenti e ai contributi a tasso agevolato.

Il beneficio è invocabile per le seguenti tipologie di investimento (e non più “acquisto”, come, invece, originariamente previsto):

  • anche mediante operazioni di leasing finanziario, in macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo;

  • in hardware, software e tecnologie digitali.

La Pmi può accedere ai predetti finanziamenti, che potranno essere concessi, entro il 31.12.2016, dalle banche e dagli intermediari finanziari autorizzati all’esercizio dell’attività di leasing finanziario, purché garantiti da banche aderenti alla convenzione di cui al successivo co. 7.

Si tratta di un’intesa che il Ministero dello Sviluppo economico – sentito quello dell’Economia e delle Finanze – dovrà stipulare con la Cassa Depositi e Prestiti s.p.a. e l’Associazione Bancaria Italiana, per la definizione dei seguenti aspetti:

  • condizioni e criteri di attribuzione alle banche e agli intermediari finanziari di cui sopra del plafond di provvista, anche mediante meccanismi che favoriscano il più efficace utilizzo delle risorse;

  • contratti tipo di finanziamento e cessione del credito in garanzia, per l’utilizzo, a cura dei citati enti finanziari, della predetta provvista;

  • attività informative, di monitoraggio e rendicontazione che devono essere svolte dalle banche e dagli intermediari finanziari aderenti alla convenzione, mediante modalità che assicurino piena trasparenza sulle misure previste.

I finanziamenti agevolati potranno avere una durata massima di 5 anni dalla data di stipulazione del contratto, per un valore massimo complessivo non superiore ad e 2 milioni per ciascuna impresa beneficiaria, anche frazionabile in più iniziative d’acquisto.

Il prestito potrà arrivare a coprire il 100% dei costi ammissibili, individuati dal decreto attuativo, da emanarsi a cura del Ministro dello Sviluppo economico, sentito quello dell’Economia e delle Finanze.

Dal 31 marzo prossimo è possibile presentare le domande di agevolazione alle banche o agli intermediari finanziari che aderiscono alle convenzioni.

Entro il prossimo 10 marzo 2014 nella sezione “beni strumentali (nuova Sabatini)” del sito del MISE (www.mise.gov.it.) saranno disponibili la domanda di agevolazione e i relativi allegati. Il mancato utilizzo della modulistica prevista, la sottoscrizione di dichiarazioni incomplete e l’assenza anche parziale, dei documenti e delle informazioni richieste, costituiscono motivo di non ricevibilità della domanda, pertanto di inammissibilità al finanziamento e al contributo.

La domanda di agevolazione (in bollo tranne nei casi di domande appartenenti ai settori agricoli e della pesca) va compilata dall’impresa in formato elettronico e, unitamente all’ulteriore documentazione che si rende necessaria, deve essere (pena l’invalidità) sottoscritta con la firma digitale. La domanda va presentata, a partire dalle ore 9 del 31 marzo 2014, esclusivamente attraverso la posta elettronica certificata (PEC) alle banche o intermediari finanziari aderenti alle convenzioni, con le quali l’impresa successivamente dovrà prendere contatto per definire le modalità del finanziamento. L’elenco delle banche o intermediari finanziari aderenti alle convenzioni sarà pubblicato nei siti www.mise.gov.it e www.cassaddpp.it e successivamente aggiornato.